O mia novella Lola di Valenza, Perché così mi offri la tua essenza Ed il tuo fior di rosea lucentezza Mi cela un nero abisso d’ampia ebbrezza?
L’incanto tuo oscilla come scure Di sopra al cuore mio, eppure Il desiderio sfida l’empia lama A te proteso ardente, beffarda dama!
Resisterti è ben vano! Il fuoco Tuo pretende novello tizzo, Ma la vana cenere sarà prezzo Ad un amore vinto, e reso fioco?
(Calolziocorte, 21 Settembre 2000)